Avevo acquistato questa bottiglia nei mesi scorsi, quando preso da una strana voglia di vini tedeschi, mi ero recato in enoteca ad acquistare qualche bottiglia, fra le quali questa, il Riesling Troken 2013 di Fritz Hagg. All’inizio del 2005, Oliver Haag, insieme a sua moglie Jessica, ha assunto il comando dell’azienda, subentrando al padre Wilhelm, dopo gli studi ed alcune esperienze maturate presso importanti produttori come Helmut Dönnhoff (Nahe) e Weingut Karthäuserhof (Ruwer). Da allora porta avanti la stessa filosofia produttiva di famiglia, che pone nell’eleganza e nella finezza dei prodotti, il proprio marchio di fabbrica. Nella storia dell’azienda sono stati conseguiti numerosi riconoscimenti, in particolare per la produzione di Riesling. Parliamo di vigneti posti sui magici fianchi della Mosella, costituiti da quell’ardesia che è percettibile in qualsiasi bottiglia, e che contraddistingue inconfondibilmente il terroir. In questo caso uno dei più vocati, il prestigioso Brauneberger Juffer, uno dei più grandi Cru della regione, tanto da trovare posto nella storia ,essendo già citato e apprezzato persino da Napoleone.
Ritornando al presente e alla degustazione, ritroviamo nel bicchiere un vino luminoso, limpido, di colore paglierino con bordi verdolini,e di buon corpo. Il naso è intenso, di media complessità, con sentori floreali di camomilla, acacia e foglie di tè, fruttati di pera e mela, seguiti note minerali di gesso e pietra focaia. In bocca è secco, con presenza pseudocalorica percettibile, ma una morbidezza scarsa. Di fatto l’ago della bilancia è spostato a vantaggio di acidità e sapidità. E’ comunque intenso, ma con persistenza intorno ai 6 secondi, per una qualità sufficiente. Pronto da bere, potrà equilibrarsi, ma non migliorare il bagaglio odoroso.
Punteggio 85/100