Il Chianti Classico: uno dei vini italiani più noti
Il Chianti è uno dei vini più noti della nostra Penisola, oltre che uno dei più antichi. Già ai tempi degli etruschi in queste zone si coltivava la vite e nel corso dei secoli successivi vi sono varie testimonianze della produzione di un vino particolare, rosso. In passato il Chianti ha subito molteplici imitazioni, soprattutto nelle zone vitivinicole confinanti. Per questo motivo negli anni ’30 è nato il consorzio del Chianti Classico, per la protezione del vino prodotto effettivamente nella zona vinicola che ha il suo stesso nome. Si possono trovare numerose etichette di Chianti Classico su Tannico, direttamente in rete.
Dov’è il Chianti Classico?
Tutti lo sanno, il Chianti Classico è un vino toscano, che si chiama come una vasta zona, circa 70.000 ettari di territorio collinare suddiviso tra le province di Firenze e Siena. Il disciplinare di produzione indica che tali terreni non devono avere un’altitudine superiore ai 700 m.s.l.m. e indica anche la tipologia di allevamento delle viti, la quantità di uva prodotta da ogni vite e molteplici altre regole. Per produrre il Chianti Classico si utilizzava un tempo esclusivamente uva Sangiovese; oggi è ammesso l’uso anche di piccole percentuali di altri vitigni, come il Cabernet Sauvignon, il Merlot, il Canaiolo o il Colorino. Sono comprese nel disciplinare anche alcune uve a bacca bianca, che possono essere utilizzate in quantità minime.
Il Chianti Classico Riserva
Qualsiasi bottiglia che contenga Chianti Classico è stata prodotta completamente nella zona specifica di produzione di questo vino, dove si trovano anche le viti. Solo il 20% dell’uva del Chianti viene utilizzata per preparare il Chianti Classico Riserva, un vino che trascorre parte della sua fermentazione in botti di rovere. I coltivatori scelgono le uve migliori, la cui quantità dipende fortemente dall’annata. Rispetto al Chianti Classico il Riserva ha un sapore più vellutato e rotondo e una gradazione leggermente maggiore. La produzione richiede tempistiche più lunghe, cosa che ovviamente influisce anche sul costo del vino.
Il gusto del vino
Chi ha potuto assaggiare un bicchiere di vino Chianti Classico ne riconoscerebbe il gusto tra mille altri. Stiamo infatti parlando di un vino profumato di frutta e violette, con un gusto sapido, con un leggero sentore tannico e una certa rotondità. Con l’affinamento in bottiglia tende a diventare sempre più rotondo e vellutato.
Abbinare il Chianti
Per poter gustare un buon bicchiere di Chianti si deve ricordare, come primo passo, di farlo respirare a dovere. Per ossigenarlo è bene aprire la bottiglia almeno alcune ore prima di gustarla; si assapora al meglio se servito ad una temperatura superiore ai 16°C. In genere si tende ad accompagnarlo alle carni alla griglia, agli arrosti, ai piatti a base di carni o di formaggi stagionati. Il Chianti Classico Riserva è perfetto anche in abbinamento alla cacciagione o a formaggi dal gusto fortemente strutturato. Sono poi disponibili varie diverse etichette di Chianti Classico, ognuna con le sue specifiche peculiarità. Il tempo di affinamento in bottiglia, la presenza di sangiovese in purezza o di altri uvaggi, la lavorazione, sono tutti elementi che possono rendere un vino più o meno strutturato e tannico. Cosa che modifica ampiamente anche il tipo di abbinamento consigliato.