Quando assaggio un vino non posso fare a meno di pensare da dove viene e come è stato fatto.
In questa occasione il pensiero è tutto per Giulio Ferrari, ai suoi viaggi dei primi del ‘900 in Champagne per carpire i segreti della spumantizzazione. Non riesco però a non catapultare la mente al Maso Pianizza, probabilmente il miglior Cru di Chardonnay che abbiamo in Italia, ricavato diboscando una porzione di foresta ritenuta perfetta per condizioni climatiche e suolo, dal quale provengono le pregiate uve. Infine, i 10 anni sui lieviti prima della sboccatura: il Giulio Ferrari Riserva del Fondatore è la sintesi perfetta di passione e pazienza, attributi fondamentali per la produzione di vini inimitabili.
In questa occasione il pensiero è tutto per Giulio Ferrari, ai suoi viaggi dei primi del ‘900 in Champagne per carpire i segreti della spumantizzazione. Non riesco però a non catapultare la mente al Maso Pianizza, probabilmente il miglior Cru di Chardonnay che abbiamo in Italia, ricavato diboscando una porzione di foresta ritenuta perfetta per condizioni climatiche e suolo, dal quale provengono le pregiate uve. Infine, i 10 anni sui lieviti prima della sboccatura: il Giulio Ferrari Riserva del Fondatore è la sintesi perfetta di passione e pazienza, attributi fondamentali per la produzione di vini inimitabili.
Ammaliante alla vista, di abito dorato inondato di perle incatenate. Naso esplosivo, diretto, si sviluppa in lungo e largo. Esotico in primis con mango, papaya, agrumi canditi, poi rosa gialla, gelsomino e sambuco, mandorle, roccia, cioccolato bianco, pasticceria.
Pieno e cremoso al palato dove entra con spinta fruttata e persiste un tempo infinitesimale. Tutti i pezzi del puzzle gusto/olfattivo sono al loro posto, perfettamente incastonati, non c’è niente fuori dallo schema e le sensazioni risultano così un’unica, piacevole, emozione.
Alla prossima!!!