Anche per quest’anno ci sono ricascato! Mi ero promesso che quella del 2015 sarebbe stata la mia ultima volta al Vinitaly e invece sono qua a parlarne ancora: ahimè, per tutta una serie di motivi (che non starò ad elencare) non ci vado mai troppo volentieri. Evidentemente il mio amore per il vino è troppo forte e anche per quest’anno non ho resistito al richiamo – come quelli che dicono “smetto quando voglio” – ed eccomi appena rientrato da una full immersion di un paio di giorni. A dispetto delle aspettative e a differenza delle edizioni passate sono rientrato a casa contento e arricchito (anche un pochino stanco…) , sia per aver visitato più della metà delle aziende che mi ero “annotato”, soprattutto dalla ricchezza delle esperienza vissute. Avevo deciso di puntare quasi esclusivamente su piccole realtà regionali da Nord a Sud, cantine capaci di raccontare il proprio territorio attraverso il vino – ma non solo – grazie alla valorizzazione di varietà autoctone, e ho trovato produttori giovani, capaci, vogliosi di dire qualcosa, scoperto ottimi vini, Per non mancare di rispetto a nessuno eviterò di elencare chi ho incontrato, ma parleranno per me le immagini di alcune delle etichette che mi hanno lasciato qualcosa, quelle che mi sono rimaste impresse nella “confusione” dell’evento.
Alla prossima!!!