Nei giorni scorsi ho avuto il piacere di assaggiare le nuove annate della cantina Fattoria La Torre di Montecarlo (LU), con la grande novità rappresentata dai Montecarlo Vermentino DOC e Montecarlo Cabernet Sauvignon DOC. Quest’ultimo mi ha favorevolmente sorpreso in termini di definizione aromatica ed eleganza gustativa, ma tutti i vini confermano una costanza di rendimento e una chiara identità stilistica annata dopo annata.
Montecarlo Vermentino DOC 2020 Biologico
100% Vermentino – 12.5% – da uve raccolte a mano nei vigneti condotti in regime biologico certificato posti sotto al bellissimo borgo medievale di Montecarlo – fermentazione e affinamento in acciaio.
Paglierino luminoso dai riflessi verdolini. Nel segno della piacevolezza e della tipicità esprime sentori di pesca gialla e melone estivo impreziositi da suggestioni di fiore di sambuco ed erbe aromatiche. In bocca la sinergica unione tra acidità e sapidità regala un sorso dinamico, che diviene agrumato nel finale. Un bianco che non stanca mai!
Puoi trovarlo nella mia enoteca online UVAGGIO
https://www.uvaggio.it/product-page/montecarlo-vermentino-biologico-2020-fattoria-la-torre-1
Montecarlo Cabernet Sauvignon DOC 2020 Biologico
100% Cabernet Sauvignon – 13% – da uve raccolte a mano nei vigneti condotti in regime biologico certificato posti sotto al bellissimo borgo medievale di Montecarlo – fermentazione e affinamento in acciaio.
Rubino dalle giovanili sfumature purpuree. Sorprendentemente fruttato al naso con note croccanti di mirtillo, cassis e marasca, che trovano l’ideale sottofondo di viola, lavanda e rosmarino. In bocca ha al sapore dei frutti di bosco e si esprime succoso, nel segno della eleganza. Il tannino rarefatto e l’evidente freschezza lo rendono un rosso estivo, da bere in ogni occasione!
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Toscana Rosso STRINGAIO 2018
70% Syrah e 30% Cabernet Sauvignon – 13% – da uve raccolte a mano nei vigneti condotti in regime biologico certificato posti sotto al bellissimo borgo medievale di Montecarlo – fermentazione in acciaio e maturazione in barrique con vari passaggi alle spalle.
Rosso rubino misto a granato nel calice. Un naso capace di evolversi con il passare dei minuti che apre tostato e balsamico, per poi cedere la scena ai sentori di marasca, al legno di cedro, al sottobosco e alle spezie raffinate. Nel segno della continuità stilistica che lo ha reso il vino più conosciuto della cantina si pone al palato con evidenti aromi fruttati e si muove senza spigolature di alcun tipo. Appagante in ogni momento!
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Alla prossima!!!
