Purtroppo terminato il Riserva Baron’Ugo (che però ho prenotato per la prossima uscita in commercio), mi devo “accontentare” dell’altra riserva denominata “Il Campitello”. Degustazione effettuata in azienda, con campione versato da una bottiglia aperta da due giorni. Nonostante questo il vino sembra averne guadagnato…
Presenta un colore rosso rubino di media intensità, dotato di bella vivacità e buona resistenza alla rotazione, con archetti lenti e lacrime fitte. Al naso ha una bella spinta, con numerose sfumature odorose e la qualità olfattiva è di raffinata piacevolezza. Le sensazioni fruttate, di frutta rossa carnosa matura e in confettura (ciliegia, lampone, piccoli frutti di bosco), lasciano il passo a note floreali di violetta e di lavanda, poi tostatura e spezie dolci, tra cui tabacco da pipa e foglia di tè, vaniglia, note balsamiche. Sul finale una mineralità che ricorda di pietra bagnata. Bocca piena, con ingresso secco, bella alcolicità e morbidezza percettibile ma ancora dominata delle durezze con freschezza ad anticipare una decisa tannicità vellutata, e un finale di bocca sapido. Bella la struttura, ago della bilancia, come anticipato, ancora a favore delle componenti dure. Sorso intenso e lungo il suo ricordo dopo la deglutizione, con le sensazioni percepite al naso che si riconfermano, e di buona qualità anche in bocca.
Sicuramente un grande Chianti Classico prodotto, come vuole l’azienda, nel rispetto massimo della materia prima, ed in questo caso, un grande vitigno a proprio agio nel terroir di Monteraponi.
Oggi vale 90/100