Parliamo di una delle storiche aziende del Collio, fondata nel 1965 da Mario Schiopetto, oggi condotta dai figli Maria Angela, Carlo e Giorgio, che continuano la tradizione di famiglia, ricoprendo ciascuno in azienda il ruolo più adatto alle proprie attitudini.
Secondo la filosofia aziendale i vini prodotti devono esprimere al meglio il territorio, pur mantenendo sempre una personalità molto forte e rispecchiando quelle che sono le caratteristiche proprie dell’azienda. Il campione in degustazione è il Blanc de Rosis IGT della vendemmia 2010. Questo vino nasce da un complesso uvaggio di uve di Tocai Friulano, di Pinot Grigio, di Sauvignon, di Malvasia Istriana e di Ribolla Gialla.
Si presenta giallo paglierino, con riflessi dorati, vivace e luminoso. Naso spinto con sentori di pesca gialla, mango, mela golden e agrumi. Floreali di camomilla, gelsomino, rosa canina. Sottile speziatura di pepe bianco e finale di naso burroso. Vino decisamente secco e dotato di buona spinta alcolica, ma la bocca e’ soprattutto fresca e sapida, con ritorni di mela e agrumi, con l’equilibrio gusto olfattivo a favore delle sensazioni più scontrose. Media l’intensità degli aromi in bocca e non esagerato il ricordo, fatto di agrume candito e mela.
Vino pronto da bere oggi, che potrà migliorarsi tra 1-2 anni, smussando le proprie asperità e arricchendo lo spettro odoroso.
Un vino nato per raccontare il Collio, con l’assemblaggio delle sue uve più rappresentative che, per quanto riguarda il campione da me degustato, non mi ha suscitato particolare clamore.
Alla prossima!!!