Fabbrica di San Martino

È sempre un piacere passare a trovare in cantina un vignaiolo competente e appassionato qual’è Giuseppe Ferrua. Ogni occasione è buona per “rifarsi gli occhi”, – vista la posizione invidiabile che permette di scrutare la città di Lucca e le colline circostanti – per apprendere qualcosa di nuovo e per assaggiare i vini naturalmente.

Fabbrica di San Martino è una delle cantine protagoniste della rinascita del vino lucchese sotto la bandiera della biodinamica. La sua forza è da ricondursi alla grande passione del suo proprietario, Giuseppe Ferrua, che dopo un passato di oste e ristoratore ha deciso di seguire la passione e l’istinto, trasformandosi in vignaiolo. Quali sono i suoi segreti? Patrimonio ampelografico variegato e vecchi ceppi, vendemmie manuali, pratiche di cantina non invasive (acciaio in prevalenza e legno solo per i vini più complessi ) e per concludere un ridottissimo uso di solforosa a favore di una espressività diretta.

Ho avuto il piacere di assaggiare le ultime annate in commercio (anche nella mia enoteca online Uvaggio naturalmente) a partire dal Colline Lucchesi Bianco DOC dell’annata 2019. Un blend di Trebbiano, Vermentino e Malvasia, che prevede una fermentazione in acciaio e una breve sosta in legno. Particolarmente agrumato al naso ha nell’assaggio il suo punto di forza, dove oltre alla freschezza – che ha il sapore del pompelmo giallo – e una sapidità iodata, evidenzia un corpo importante.

Segue il Colline Lucchesi Rosso DOC “Arcipressi” dell’annata 2018 (la 2019 assaggiata da botte sarà Costa Toscana IGT), uvaggio di ben 14 varietà tradizionali come Sangiovese, Ciliegiolo, Barbera, Aleatico e il Moscatellone, solo per citarne alcune. Vinificazione in acciaio per preservare i tratti distintivi di questo rosso che gioca a fare il bianco, dai profumi intensamente floreali e agrumati, irresistibilmente fresco e succoso. Un rosso da servire a basse temperature, che testimonia come un vino che trae ispirazione dal mondo contadino del passato possa risultare perfettamente contemporaneo.

Chiudo gli assaggi con il vino più importante in termini di complessità, struttura e invecchiamento, il Colline Lucchesi Riserva DOC annata 2016, ottenuto con un 70% di Sangiovese e il restante 30% suddiviso tra Ciliegiolo, Canaiolo e Colorino. In questo caso la fermentazione in acciaio è seguita da una elevazione in botte di legno da 10 Hl e da un lento affinamento in bottiglia. Colore tendente al granato e al naso il frutto misto maturo/croccante cede la scena ai fiori macerati (geranio, rosa e garofano), alle erbe aromatiche, al cuoio e al tabacco, al sottobosco e all’immancabile tocco iodato. In bocca un tannino vellutato pare avvolgere il palato senza intaccare lo sviluppo fruttato, che qui appare meno carnoso e ha invece il sapore della melagrana.

I vini di Fabbrica di San Martino prendono spunto dall’antica tradizione contadina e fotografano fedelmente il luogo d’origine, secondo la personale visione di Giuseppe. Parliamo di vini dotati di un’innata eleganza, ma tutt’altro che banali, a mio avviso più che mai attuali e al passo con i tempi.

www.fabbricadisanmartino.it
Via Pieve Santo Stefano, 2511
55100 San Martino in Vignale (LU)
tel 0583 394284
e-mail: info@fabbricadisanmartino.it

Puoi trovare i vini di Fabbrica di San Martino nella mia enoteca online UVAGGIO

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