Nel pubblico degli appassionati evocare un luogo come Panzano è spesso sinonimo di rossi corposi e opulenti, complice la celebrata “Conca d’Oro”. Avevo già assaggiato i vini di Vecchie Terre di Montefili e mi avevano istantaneamente colpito in quanto rappresentano esattamente il contrario, risultando sempre eleganti e territoriali. Vi arriviamo intorno alle 15:00 e appena varcato il cancello la strada che conduce alla cantina attraversa il mitico vigneto denominato “Anfiteatro”, dal quale prende forma quello che il vino più rappresentativo dell’. La posizione in quota e il silenzio sono percettibili fin dal primo istante. Vecchie Terre di Montefili nasce a metà degli anni ’70 grazie ad una felice intuizione della famiglia Acuti, con l’impianto delle prime barbatelle di Sangiovese che daranno vita al pocanzi citato vino. Visto il periodo storico viene impiantato anche un vigneto di Cabernet Sauvignon per creare l’altro supertuscan di casa, il “Bruno di Rocca”.
Nel corso degli anni l’azienda ha mantenuto una dimensione squisitamente familiare e artigianale, lavorando duramente in vigna al fine di ottenere vini dalla spiccata aderenza territoriale. La scelta di operare in biologico è stata più che mai naturale e spontanea vista la posizione privilegiata, senza per questo ricorrere alla certificazione: motivo per cui non troviamo l’apposito logo in etichetta. La famiglia Acuti ha dovuto cedere il testimone nel 2015 e oggi troviamo tre amici americani al timone di questa storica cantina, coadiuvati da un piccolo team di affiatati dipendenti. Recentemente un ambizioso progetto avviato dalla nuova proprietà e finalizzato alla zonazione dei vigneti, in collaborazione con la Fondazione Mach di Trento, ha portato all’individuazione di 5 aree distinte per composizione del suolo e condizioni climatiche. Contestualmente ha consentito una selezione clonale e massale del Sangiovese. Per questa ragione ogni parcella – oltre ai citati crus – viene vendemmiata, vinificata e affinata separatamente, per essere utilizzata per la composizione dei vini in percentuali diverse in funzione dell’annata. Gli ettari vitati sono 12,5 e consentono una produzione di circa 40.000 bottiglie. Nel rispetto della filosofia aziendale i vini escono in commercio dopo lunghe maturazioni in legni grandi e altrettanto importanti affinamenti in bottiglia. Dopo la consueta visita con vista sulle vigne e un’accurata introduzione a cura del responsabile commerciale e della giovane enologa, arriviamo al fatidico momento della degustazione, che attendevo con trepidazione viste le più che positive impressioni avute durante una manifestazione nel mese di febbraio. Questi gli appunti e le impressioni a caldo.
Chianti Classico Docg 2017
100% Sangiovese
Rosso rubino con sfumature porpora. Naso di media forza, con note di marasca, ribes e mirtillo rosso, alloro, viola, liquirizia e tocchi balsamici. Bocca succosa, elegante, che rivela un tannino raffinato sul finale.
Chianti Classico Gran Selezione Docg 2016
100% Sangiovese
Rubino di media carica cromatica. Note ferrose e terrose anticipano profumi di scorza di arancia, caffè, eucalipto e rabarbaro, incenso e mandorla tostata. Bocca di grande eleganza, fresca e agrumata nel lungo sviluppo gustativo.
Chianti Classico Gran Selezione Docg VIGNA VECCHIA 2016
100% Sangiovese
Rosso rubino denso con sfumature granato. Buona l’intensità al naso, profuma di frutti rossi e neri, cuoio, alloro, arancia bionda, con tocchi di cannella e sbuffi ematici. Assaggio dinamico, fresco e minerale, che si espande nelle sensazioni raggiungendo una lunghezza fuori dall’ordinario.
Toscana Igt ANFITEATRO 2016
100% Sangiovese
Rubino denso alla vista. Naso ampio con note di mirtillo rosso, ribes, marasca e arancia tarocco, china, viola e legno di cedro, su uno sfondo delicato di vaniglia e cannella. Assaggio carnoso, succoso, che sa di frutta selvatica e scorza d’agrume e diviene a poco a poco speziato, di pari passo con la crescita della forza tannica.
Toscana Igt BRUNO DI ROCCA 2016
100% Cabernet Sauvignon
Rubino profondo dai riflessi porpora. Note di peperone verde grigliato e rosa macerata, anticipano profumi di mirtillo nero, mora e polpa di ribes. Ad impreziosire il tutto emergono suggestioni di cuoio e tabacco, chicco di caffè e spezie raffinate. Bocca corposa, materica, ma anche fresca e sapida, con il tannino che fa valere il suo grip.
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Via S. Cresci, 45,
50022 Loc. Panzano – Greve in Chianti (FI)
Tel. +39 055 853739
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Alla prossima!!!