Nei giorni scorsi, trovandomi a Trento per alcuni impegni, ho visitato le storiche Cantine Ferrari di proprietà della famiglia Lunelli. Inutile dirvi che sono un grande appassionato di bolle, posso quindi tranquillamente affermare che alcune etichette prodotte da questa cantina sono a pieno titolo nel gotha delle migliori realizzate nel nostro Paese. Lo stabilimento è ben visibile dall’autostrada e risulta facile da raggiungere, appena arrivati è necessario recarsi nel moderno e ampio shop, che costituisce il punto di partenza e di conclusione del tour. Per prima cosa veniamo fatti accomodare in una sorta di piccolo cinema, dove viene proiettato un’affascinante cortometraggio che riassume in pochi minuti la storia, a partire da Giulio Ferrari fino ad arrivare ai giorni nostri, riuscendo a trasmettere al visitatore, passato, presente, futuro, e soprattutto quella che è la filosofia tramandata da generazioni. Terminato il video veniamo condotti nei locali di vinificazione, ambienti ampi nei quali sono posti svariati fermentatori in acciaio necessari per la realizzazione delle basi spumante. In un locale adiacente la prima piacevole sorpresa: centinaia di pupitre cariche di bottiglie e un remuer all’opera a prendersi cura del prezioso nettare e dei lieviti in esso disciolti, il vero elemento distintivo di un prodotto di levatura. Sono rimasto realmente affascinato dall’abile manualità dell’addetto, quando si pensa alla qualità di certe bottiglie e magari a prezzi più elevati, dobbiamo sempre capire ciò che c’è dietro. Oltrepassati questi locali proseguiamo la visita camminando attraverso milioni di bottiglie accatastate sur lattes, un’esperienza impressionante se si pensa che ogni bottiglia possiede una sovrappressione di circa 6 atmosfere…
Elementi che raccontano il metodo classico sono collocati lungo il percorso per illustrare al meglio l’arte della rifermentazione in bottiglia. Arriviamo così ad ammirare dall’alto il reparto di confezionamento nel quale è presente una moderna linea che porta, dopo vari passaggi, al prodotto finito. Poco oltre sono posti gli uffici amministrativi e all’ingresso dell’area sono collocate alcune opere d’arte, nello specifico bottiglie “particolari” realizzate da artisti di fama, che si vanno ad aggiungere alla splendida scultura posizionata all’esterno realizzata da Pomodoro – che ha anche progettato per la famiglia Lunelli la futuristica Tenuta Castelbuono delle Tenute Lunelli, conosciuta con il nome di “Carapace” per via della copertura a guscio – che riproduce la celebre frase di Luigi Veronelli “Il vino è il canto della terra verso il cielo“. Come ogni visita concludiamo nello shop con un buon calice di bollicine e tutt’intorno possiamo ammirare numerose foto appese con personaggi dello sport, spettacolo, politica, immortalati mentre brindano con un Ferrari Trentodoc, una bella testimonianza della fama raggiunta dall’azienda nel corso della sua ultracentenaria vita. Il visitatore ha qui la possibilità di acquistare le etichette attualmente in commercio ma non solo; sono disponibili edizioni limitate di vecchie riserve arrivando fino a 30 anni sui lieviti e degorgiate di recente, un’occasione unica per gli appassionati. Diciamoci la verità… il fascino delle bollicine è innegabile, sono la costante dei nostri momenti di gioia e oggi più che mai una bevanda in grado di accompagnarci durante le nostre avventure culinarie.
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E con questo vi faccio i migliori auguri per un grandioso 2017,
alla prossima!!!