Il cognome Felluga evoca storia e tradizione vinicola, conducendo immediatamente l’appassionato in una ben precisa zona del nostro Paese, dove in particolare i vini bianchi trovano la massima espressione. E’ il 1956 quando i due fratelli Livio e Marco Felluga decidono di scindere lo storico marchio di famiglia, per seguire ognuno la propria strada, dando vita a due aziende distinte. Marco decide di mantenere le radici ben salde nel Collio, territorio dove il padre Giovanni si era trasferito dall’Istria nel dopoguerra. Lui che ha frequentato la celebre scuola di Conegliano, ha da subito le idee chiare ed è ben consapevole di quello che il particolare terroir ha da offrire. Quel clima ideale e il flysch – il particolare terreno chiamato localmente “ponca” – fusi insieme sono capaci di regalare vini dalle caratteristiche uniche. La produzione, basata come oggi principalmente su vini bianchi, decollò da subito e le vendite, anche grazie all’abilità di Marco di muoversi nei mercati esteri, presero piede su larga scala internazionale. Voglio raccontarvi però di un’altro prestigioso marchio di proprietà della famiglia. Infatti nel 1967 Marco acquista – sempre nel Collio – la prestigiosa tenuta Russiz Superiore, posseduta nei secoli da nobili famiglie e la cui storia risalirebbe addirittura al 1200. L’etichetta scelta per i vini di Russiz raffigura l’aquila reale, l’emblema che fu dei principi di Torre Tasso, tra i primi a regnare in queste terre. Questa è stata realizzata dall’architetto Coppola, lo stesso che aveva disegnato per Antinori l’etichetta del famoso Tignanello e prestato la sua arte a grandi nomi del vino. Leggenda narra che inizialmente il Coppola si rifiutò poi, grazie alla persuasione dell’amico di Marco, “un certo” Luigi Veronelli, fu convinto e realizzò l’etichetta che ancora oggi troviamo sulle bottiglie. Negli anni ’80, dopo aver conquistato i principali mercati europei, i vini prodotti con i due marchi sono ormai famosi e richiesti anche negli Stati Uniti, con memorabili degustazioni svolte anche all’interno delle Torri Gemelle a New York. Arrivano di conseguenza meritati riconoscimenti in patria per Marco, con i vini che ottengono grandi punteggi sulle principali guide e riviste del settore. Negli ultimi anni c’è stato il progressivo passaggio del timone al figlio Roberto, il quale conduce con la stessa passione del padre le due aziende. Russiz Superiore si trova a Capriva del Friuli con i vigneti posti in posizioni adiacenti alla cantina. Il processo di vinificazione destina l’85% dei monovitigni all’acciaio ed il 15% al legno, con l’eccezione del Collio Bianco Col Disôre, uvaggio di Pinot Bianco, Tocai friulano, Sauvignon, Ribolla Gialla – le uve simbolo della zona – e del Collio Sauvignon Riserva -dove l’affinamento in legno dura più a lungo – che sono i vini che vi andrò di seguito a raccontare. Sono presenti nella gamma, oltre ai bianchi da monovitigno fra quelli tipici della zona, anche tre rossi e due vini da dessert.
Ma ora spazio alle sensazioni…
COLLIO BIANCO COL DISORE 2012
Pinot Bianco 40%, Friulano 35%, Sauvignon 15%, Ribolla Gialla 10%
Paglierino compatto con nuance oro. Naso di media intensità ma di netta piacevolezza. Riconoscimenti olfattivi di mela, ananas, glicine, ginestra, note mentolate sottili, cedro e note iodate. Al sorso è in bell’equilibrio grazie ad alcol e glicerina che, nello scenario di una struttura notevole, si contrappongono a freschezza e bella mineralità, che esce sul finale. Delicato in bocca e dotato di persistenza agrumata, addolcita da sensazioni di pasticceria dolce. e finale di cedro candito.
COLLIO BIANCO SAUVIGNON RISERVA 2011
Sauvignon 100%
Paglierino con sfumature tendenti al dorato. Naso intenso e tipico con ricordi di pesca, agrumi, ginestra, con ricordi vegetali di foglia di pomodoro e asparago bianco. In leggero sottofondo zafferano e cardamomo. Grande corpo dal quale emerge una bella freschezza sulla cui onda si protrae una lunghezza aromatica fatta di rintocchi di pesche e pompelmo giallo. Piacevole e senza spigoli, con equilibrio ancora leggermente spostato verso le durezze.
Per saperne di più consultate il sito www.russizsuperiore.it
Alla prossima !!!