Sangervasio

Sulle colline Pisane, in posizione privilegiata, sorge il borgo di San Gervasio. Si tratta di un’antico complesso difensivo sorto nel 754 d.c, convertito nel corso dei secoli all’agricoltura e acquistato nel 1960 dagli attuali proprietari, la famiglia Tommasini. Una parte è stata dedicata alla ricettività, con appartamenti, sale per ricevimenti, ristorante, ma soprattutto a San Gervasio si fa il vino e lo si fa da molto tempo. L’azienda nei primi anni punta più alla quantità che alla qualità e il prodotto viene venduto in damigiane, poi accade qualcosa. Siamo nel 1994 quando, durante una cena, l’enologo Luca D’Attoma riesce a far comprendere al titolare Luca Tommasini le potenzialità di quel particolare terroir. primaveraI terreni argillosi e sabbiosi sono ricchi di fossili marini, il clima e la posizione a circa 200 m slm sono perfetti per la produzione di vini di qualità e con tratti distintivi, ricchi di estratto, idonei a sfidare il tempo. D’Attoma prende due vini, il Chianti lì prodotto e un Cabernet, convinto che dall’assemblaggio del Sangiovese con varietà internazionali si possa ottenere un grande risultato. E’ l’inizio del cambiamento, un’autentica svolta. Vengono impiantate altre varietà, aumentata la densità d’impianto da 6000 a 10000 ceppi per ettaro e, a partire dal 1996, la produzione diventa biologica, non solo per il vino ma anche per altri prodotti come olio d’oliva e marmellate. Sange2La superficie vitata si estende oggi per 22 ettari, con i vigneti disposti lungo i fianchi della collina che sale di fronte alle cantine. In vigna, dove è ovviamente vietato l’impiego di qualsiasi sostanza chimica, si lavora per raggiungere la massima resa qualitativa delle uve, con potature verdi, riduzioni dei grappoli e cura del terreno con semine e utilizzo di sostanze organiche. DSC00923Le uve raccolte alla massima espressione vengono selezionate con rigore e vinificate cercando di rispettare ed esprimere quello che l’annata, ha concesso.
I processi di vinificazione avvengono all’interno di bellissime cantine distribuite negli antichi locali sapientemente ristrutturati, dove storia, tradizione e nuove tecnologie, si fondono armoniosamente.

La produzione si basa attualmente su una gamma di otto vini di cui cinque rossi, due bianchi da e un rosato, per un totale annuale di circa 100.000 bottiglie.

Chianti 2013

Sangiovese 100%

IMG_3043Rubino compatto con toni violacei che sfumano verso il bordo. All’impatto olfattivo di presenta con delicata finezza. In prima battuta note floreali di violette e iris, che cedono il campo a frutti rossi con ribes, marasca, melograno. Un ricordo speziato che richiama la mirra. In bocca presenta corpo, struttura. Bella spinta acido/sapida a dare nervo e tannnino levigato a dominare la scena, ma in modo non invasivo. Anche al sorso si avverte un bellissimo mix di frutti rossi e di bosco, tostatura lieve condita da spezie, per una lunghezza ottima.

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 Sangervasio 2010

Sangiovese 70 % – Merlot 20% – Cabernet Sauvignon 10%

IMG_3044Granato dal grande corredo antocianico e di bella consistenza. Al naso è potente, anche a distanza dal bevante ci attrae a se. Frutta rossa  e nera matura (visciola, mora, prugna), toni di fiori secchi, quasi un puot pourry delicato. Sottobosco, poi sentori minerali e animali a rendere ogni olfazione sempre più interessante. Si avverte una buona presenza alcolica e glicerica, poi esce la nota acido/sapida a dare slancio, per poi cedere la scena al sontuoso ma pregiato tannino. E’ elegante e di persistenza aromatica interminabile, di frutti rossi, fiori e ricordi tabacco.

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 A Sirio 2008

Sangiovese 95% – Carbernet Sauvignon 5%

IMG_3045Di massa compatta rosso granato che degrada al mattone. Naso in evoluzione, potente, ricco, elegante. Si parte con confettura di ciliegie, marasche sotto spirito, frutti di bosco, poi burro cacao, cioccolato bianco, fiori secchi, cera lacca, spezie dolci, cuoio e un lieve cenno di liquirizia. Quasi perfettamente avvolgente in fase di analisi gustativa. Ha corpo e tutte le sensazioni percepite lasciano intravedere un potenziale miglioramento e lunga vita grazie ad acidi e tannini che ancora appaiono leggermente in vantaggio sulle emozioni più delicate.  La scia retronasale ripropone spezie, toni eterei delicati, frutti in confettura ma anche succosi.

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Per maggiori informazioni www.sangervasio.com

 

Alla prossima !!!

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