E’ sempre un piacere parlare di metodo classico, in particolare quando si tratta di bollicine italiane. La Guido Berlucchi & C. S.p.a. di Borgonato (BS), che posso tranquillamente affermare essere una delle più conosciute sul territorio nazionale, è divenuta negli anni una vera e propria icona nel costume del nostro Paese. Siamo nel 1955, quando l’enologo Franco Ziliani propone a Guido Berlucchi di iniziare a produrre spumanti con il metodo della rifermentazione in bottiglia, come i tanto celebrati Champagne francesi. Guido accetta con favore l’intuizione e nel 1961 vengono sigillate le prime 3000 bottiglie, con il nome di Pinot di Franciacorta. L’espansione, nel corso della seppur giovane storia è notevole, fino ad arrivare all’attuale produzione annuale di circa 5.000.000 di bottiglie. Ma questo non ha pregiudicato la qualità, tuttaltro. L’attenzione al particolare, il metodo e il rispetto per la tradizione, sono evidenti e percettibili in ogni prodotto. L’azienda è oggi condotta dai figli di Franco, Cristina, Arturo e Paolo.
Sono passati circa tre anni da quando ho avuto la possibilità di visitare l’azienda, in occasione della consegna del diploma di sommelier. In quel contesto ho conosciuto e assaggiato per la prima volta i vini che vi vado a raccontare. Si tratta dei Franciacorta DOCG Cellarius e ’61, entrambi nelle tipologie Brut e Rosè. Il pimo, caratterizzato da una lunga permanenza sui lieviti, è complesso ed importante, mentre il secondo, in onore dell’anno di produzione del primo Franciacorta, è più fresco e concepito per i momenti di festa.
Cellarius 2008 Brut
Giallo paglierino intenso con riflessi dorati, brillante e luminoso. Naso di discreta intensità, piacevole e di qualità raffinata. Profumi esotici di ananas, mela cotogna, frutta candita, a braccetto con toni floreali di ginestra. Freschi sentori agrumati, poi vaniglia, burro e piccola pasticceria. L’ingresso in bocca è delicato, buono il corpo, si caratterizza per una bollicina cremosa, mai ruvida. Bella la freschezza e lunga scia finale con ritorni fruttato-agrumati.
Vino di qualità, con i punti di forza nella piacevolezza aromatica e nella grana pregiata delle bollicine. Vista la struttura e la freschezza, potrà reggere qualche anno in bottiglia e dare ulteriori soddisfazioni.
88/100
Cellarius 2008 Rosé
Buccia di cipolla, brillante. Il contesto olfattivo è piacevole e delicato. Piccoli frutti di bosco, ribes, lamponi, un piacevole tono floreale di violetta e una delicata nota fragrante che ricorda il panificato. Mandorla tostata. In questo campione si percepisce un’effervescenza leggermente scontrosa, che assieme ad acidità e sapidità, spostano il gusto verso le componenti dure. Media la potenza all’ingresso in bocca, con ritorni di frutto di bosco che rendono la bevuta piacevole e il finale che ricorda i pinoli.
Bello il contesto aromatico, potrà comunque migliorarsi nel tempo e smussare gli spigoli più duri.
84/100
61 Brut
Giallo paglierino intenso, luminoso nel bicchiere. Delicato l’impatto olfattivo. Agrumi con cedro in evidenza, pesca e frutti esotici. Note floreali di tiglio e fragranti di pasticceria. Bollicine rotonde, con una succosa freschezza, in un contesto dove l’equilibrio gusto-olfattivo è quasi perfetto.. La forza del frutto, con agrumi ed ananas, è decisa, con una persistenza apprezzabile. Di buona qualità.
La freschezza dei profumi e la facilità di beva sono i punti di forza. Grazie ad una bollicina di magistrale fattura, si fa apprezzare sorso dopo sorso.
87/100
61 Rose’
Rosa cerasuolo, di bella luminosità. Intenso al naso, con un’apprezzabile ventaglio odoroso, comunque fine e piacevole. Note di lamponi, ribes, violette, crosta di pane. In bocca è fresco, con bollicina elegante e cremosa. Anche in questa versione le sensazioni sono bilanciate. Il sorso è delicato e ci lascia in bocca un piacevole ricordo di piccoli frutti rossi.
Profumi piacevoli, freschezza e cremosità della bolla le caratteristiche in evidenza.
85/100
Per saperne di più http://www.berlucchi.it
Alla prossima !!!