Era da un pò di tempo che avevo in progetto di fare una visita a questa splendida realtà e, distando meno di un’ora da casa, dovevo solo trovare il tempo. Visto un impegno in zona, colgo la palla al balzo e prenoto la visita. Ci ritroviamo così, in un bel sabato di inizio Ottobre mascherato da Luglio, presso la struttura da 10 anni dedicata all’accoglienza, denominata Ca’Lunae. Si tratta di un’antica fattoria ristrutturata, posta strategicamente lungo la SS Aurelia a Castelnuovo Magra (SP), ben visibile, e sicuramente attraente, anche a chi non avesse programmato una visita. Quelli che un tempo erano stalle e fienili, che racchiudono una splendida aia interna, oggi sono magnifici ambienti adibiti a locali vendita, sale degustazioni, distilleria e museo.
Spazi che vengono spesso utilizzati per mostre ed esposizioni di ogni forma d’arte. Da segnalare anche i bellissimi e curatissimi giardini circostanti. Veniamo accolti dalla figlia del proprietario Paolo Bosoni, la simpatica e disponibile Debora, che sarà la nostra guida alla scoperta della struttura.
Come prima tappa della visita, il bellissimo museo del vino.Questa “collezione”, di utensili e attrezzature del passato, permette al visitatore di prendere coscienza e conoscenza di quella che era la vita del viticoltore, partendo dalla lavorazione della terra, fino ad arrivare all’imbottigliamento. Un museo fortemente voluto dal proprietario, oggi viticoltore e imprenditore di successo, per non dimenticare le origini e le tradizioni della sua terra, alla quale è molto legato, vista la discendenza da una famiglia contadina da generazioni.
Una tradizione che viene alimentata anche, e soprattutto, nella produzione dei vini, che prevede l’utilizzo, oltre che delle uve dei vigneti di proprietà, delle uve conferite dagli storici viticoltori locali (circa 150). Le testimonianze di questi anziani, infaticabili, lavoratori della terra, sono racchiuse in un toccante e suggestivo filmato visibile all’interno del museo. Le parole e i volti, segnati da anni di duro lavoro, esprimono tutto l’amore e la passione che li ha alimentati, al punto da non far loro pesare le fatiche sostenute. Dopo il museo, un’altro luogo “magico”, la distilleria. Uno splendido laboratorio artigianale dove, con arte e cura del partico
lare, vengono prodotti magnifici liquori.
Ci riferisce Debora, che la produzione è affidata ad una signora del posto che, utilizzando ricette antiche e gelosamente custodite, con materie prime di qualità (lamponi, limoni e prodotti del sottobosco, ecc), da vita a prodotti di indiscutibile valore.
Dopo la distilleria veniamo condotti nell’area vendita, per la degustazione. Ci viene gentilemente sistemato un tavolo e iniziamo dal primo vino, lo spumante Brut denominato Nr 1, ottenuto con metodo Charmat, da uve Albarola, Greco e Malvasia. Fresco e fragrante, con profumi fruttati e floreali, di grande piacevolezza. A seguire i Colli di Luni DOC, Bianco Fior di Luna e Albarola. Entrambi ottimi, con profumi intensi, in particolare il secondo, ottenuto da Albarola in purezza, che ricorda i migliori Sauvignon Blanc. Successivamente arriviamo al Cru di Vermentino. Incredibile per potenza e struttura, il Cavagino, da uve dell’omonimo vigneto, con quadro aromatico dominato da rosmarino e salvia. Segue poi il pluripremiato Numero Chiuso. Vino di grande impatto olfattivo, per complessità ed eleganza, paragonabile ad un grande base per Champagne della Cote de Blancs.
Concludiamo la degustazione con un grande rosso, l’Horae, ottenuto dai vitigni autoctoni, Massareta e Pollera Nera, con una parte di Merlot, provenienti dall’omonimo cru, visibile dalla finestra del locale degustazione. Anche in questo caso complessità, con frutti rossi maturi, sottobosco, speziature e tostature, riscontrabili nei grandi rossi italiani ed internazionali.
Che dire sulla produzione…i vini, pensati e voluti da Paolo Bosoni, definiscono bene il concetto di aromaticità, pur non prodotti da vitigni considerati tali. I bianchi, che rappresentano la vera passione del proprietario, colpiscono per la potenza olfattiva e la corrispondenza al palato, ma anche per una esemplare rotondità e grassezza, una assenza di asperità, che,con un sempre valido supporto acido-sapido, rendono ogni sorso piacevole. In sintesi, rispetto della tradizione, ma anche innovazione e sperimentazione, per esaltare al massimo le potenzialità delle uve, riuscendo a esprime la tipicità del terroir.
Terminiamo la giornata con una visita al cru Horae, nel quale sono stati installati dei particolarissimi spaventapasseri realizzati da artisti di fama. Al termine della visita, prima di ripartire, decidiamo di acquistare qualche bottiglia. Anche nell’enoteca traspare l’attenzione al particolare, con confezioni e packacing affascinanti.
Sono inoltre disponibili acquistabili prodotti tipici selezionati come salumi, confetture e dolci, e l’ottimo olio d’oliva prodotto dall’azienda.
Che dire…consiglio una visita a tutti, non soltanto agli appassionati di vino, per la bellezza della struttura, per fare un salto anche nel passato e nella tradizione( che non fa mai male), e soprattutto per scoprire grandi prodotti, che a quel passato devono la qualità e i risultati raggiunti oggi.
Alla prossima !!!
Sito web http://www.calunae.it